Il teologo che inneggia al riarmo
- veronicatomassini9
- 6 mar
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Non mi aspetto che un signore di cinquantacinque anni vada al fronte, dopo un manifesto bellicista lanciato con una futilità sacrilega, inutile, ad una platea di auditori forse oramai più desti, meno formattati, o imbambolati dalla medesima idiota logica di polarizzazione sperimentata con risultati c'è da ammetterlo abbastanza discreti nel fosso buio della cosiddetta pandemia. Spariti gli yankee pandemici, nella stagione trumpiana, arrivano rinforzi casalinghi, maldestri, intontiti, o semplicemente istigatori di ilarità. Rinforzi teoretici, con mani bianche e da signorina, o dagli occhi allungati e mai più stupefatti, tipo Serra crogiolato nel suo contributo militaresco, altro manifesto, nemmeno eroico alla Marinetti. Scurati inturgidito dal militarismo che lo abita, si allinea alla narrazione che abbiamo imparato a perimetrare, mainstream da propaganda. Fazio, e la sua barbettina bianca, nel salotto domenicale, non è da meno, coinvolge o a mio modesto avvisto strumentalizza persino una Vanoni che sembra appena sbarcata da una dimensione lunare, con in bocca la parola Trump simile ad una bacca amarognola, di questo Fazio sembra piuttosto soddisfatto. Brava, brava, la incoraggia. Finita la balla del covid, del must operoso e dedito alla parolina stupefacente green, finita la parvenza di rigore, la mise en scéne o simulazione, oramai è tutto palese, avvilente, grottesco.
Eppure non basta ancora tutto ciò a sgomentarci. Dovrebbe, più che irritarci, inoculare rabbia per questa estesa evidente manipolazione oramai mondiale. Gaslighting inefficace, pur sempre gaslighting. Nondimeno mi mancava il teologo che inneggia al riarmo, che parteggia per la decisione da autocrate della signora Von Der Leyen, un teologo, signore. Vito Mancuso. Proprio lui, dalle colonne del quotidiano La Repubblica. Un uomo che scrive di Dio e speranza.
Vorrei davvero interrogarlo. Con sincera onestà, pregarlo di spiegarmi come può conciliare le due estremità: Dio e la guerra. Dio e le armi. E scrivendo dell'Eterno mi sembra già di offenderlo in un tale miserabile contesto.



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